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Fondo Luigi Rava
Nome fondo
Fondo Luigi Rava
Possessori
Tipologia documentaria
Biblioteca d'autore
Complesso archivistico
Descrizione
Il Fondo Librario, fu donato alla Biblioteca con donazione dagli eredi nel 1939. Tuttavia l’effettivo trasporto non avvenne che a partire dal 1941 o 1942 (cfr Valgimigli, Protocollo Classense, 1951) Una prima perturbazione la si riscontra all’atto del lascito quando gli eredi annunciano di escludere “alcune opere che più intimanente ricordano il loro caro” (Maramotti, Cit. p. 78)
Una seconda perturbazione è riscontrabile nella richiesta degli eredi al Muratori di operare una scelta per evitare “doppioni” con libri già in possesso della biblioteca comunale (Maramotti, cit. p. 78) . L’alterazione più consistente la si rintraccia quando, dalla casa di campagna le casse furono riportate a Ravenna dopo il passaggio del fronte bellico: opuscoli, buste, scatole contenenti carte private furono date al macero. (Maramotti, cit. p. 79)
Ancora, Valgimigli documenta che, fin dall’arrivo delle casse in Biblioteca fu avvertito che mancavano molte carte... Dopo la morte del Muratori, si ebbe notizia che varie lettere di interesse politico furono esaminate da una Commissione residente a Roma e si occupò della cosa Emilio Re degli Archivi di Stato. E’ probabile che la stessa commissione abbia trattenuto tali lettere. (Maramotti, cit, 79)
Una seconda perturbazione è riscontrabile nella richiesta degli eredi al Muratori di operare una scelta per evitare “doppioni” con libri già in possesso della biblioteca comunale (Maramotti, cit. p. 78) . L’alterazione più consistente la si rintraccia quando, dalla casa di campagna le casse furono riportate a Ravenna dopo il passaggio del fronte bellico: opuscoli, buste, scatole contenenti carte private furono date al macero. (Maramotti, cit. p. 79)
Ancora, Valgimigli documenta che, fin dall’arrivo delle casse in Biblioteca fu avvertito che mancavano molte carte... Dopo la morte del Muratori, si ebbe notizia che varie lettere di interesse politico furono esaminate da una Commissione residente a Roma e si occupò della cosa Emilio Re degli Archivi di Stato. E’ probabile che la stessa commissione abbia trattenuto tali lettere. (Maramotti, cit, 79)
Consistenza
Il Fondo Librario, fu donato alla Biblioteca con donazione dagli eredi nel 1939. Tuttavia l’effettivo trasporto non avvenne che a partire dal 1941 o 1942 (cfr Valgimigli, Protocollo Classense, 1951) Una prima perturbazione la si riscontra all’atto del lascito quando gli eredi annunciano di escludere “alcune opere che più intimanente ricordano il loro caro” (Maramotti, Cit. p. 78)
Una seconda perturbazione è riscontrabile nella richiesta degli eredi al Muratori di operare una scelta per evitare “doppioni” con libri già in possesso della biblioteca comunale (Maramotti, cit. p. 78)
L’atlerazione più consistente la si rintraccia quando, dalla casa di campagna le casse furono riportate a Ravenna dopo il passaggio del fronte bellico: opuscoli, buste, scatole contenenti carte private furono date al macero. (Maramotti, cit. p. 79)
Ancora , Valgimigli documenta che, fin dall’arrivo delle casse in Biblioteca fu avvertito che mancavano molte carte... Dopo la morte del Muratori, si ebbe notizia che varie lettere di interesse politico furono esaminate da una Commissione residente a Roma e si occupò della cosa Emilio Re degli Archivi di Stato. E’ probabile che la stessa commissione abbia trattenuto tali lettere. (Maramotti, cit, 79)
Una seconda perturbazione è riscontrabile nella richiesta degli eredi al Muratori di operare una scelta per evitare “doppioni” con libri già in possesso della biblioteca comunale (Maramotti, cit. p. 78)
L’atlerazione più consistente la si rintraccia quando, dalla casa di campagna le casse furono riportate a Ravenna dopo il passaggio del fronte bellico: opuscoli, buste, scatole contenenti carte private furono date al macero. (Maramotti, cit. p. 79)
Ancora , Valgimigli documenta che, fin dall’arrivo delle casse in Biblioteca fu avvertito che mancavano molte carte... Dopo la morte del Muratori, si ebbe notizia che varie lettere di interesse politico furono esaminate da una Commissione residente a Roma e si occupò della cosa Emilio Re degli Archivi di Stato. E’ probabile che la stessa commissione abbia trattenuto tali lettere. (Maramotti, cit, 79)
Le Carte di lavoro, 61 faldoni, ordinati solo in parte:
7 faldoni da ordinare contenenti scritti letterari
19 faldoni comprendenti 258 fascicoli con redazione di schede
Zona Olivetti, Sala Rava: 18 faldoni VARIA II busta 1-15 + Limbo I-III
Zona Olivetti, Sala Rava:17 faldoni ancora da ordinare
7 faldoni da ordinare contenenti scritti letterari
19 faldoni comprendenti 258 fascicoli con redazione di schede
Zona Olivetti, Sala Rava: 18 faldoni VARIA II busta 1-15 + Limbo I-III
Zona Olivetti, Sala Rava:17 faldoni ancora da ordinare
Il Carteggio privato 36 faldoni ordinati cronologicamente e non per corrispondenti
Modalità di acquisizione
Dono
Alimentazione del fondo
Chiuso
Parole chiave
Strumenti di corredo
Bibliografia
Modalità di accesso
Per consultare il materiale in originale contattaci scrivendo una mail all’indirizzo manoscrittierari@classense.ra.it o chiamando lo 0544.482115 dal martedì al venerdì 10-13.
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