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Il piccolo corpus fotografico, denominato “Iconografia dantesca”, è formato da 50 riproduzioni fotografiche delle tavole create dall’artista parmense Francesco Scaramuzza come illustrazione alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Considerato tra i più importanti illustratori dell’opera dantesca, Scaramuzza fu a lungo messo in ombra dall’artista francese Gustave Doré, le cui illustrazioni della Commedia furono pubblicate solo pochi anni dopo.
Il fondo è composto da 50 albumine, individualmente incollate su un supporto rigido in cartoncino, e corredate da didascalie riportanti i versi danteschi cui l’illustrazione fa riferimento. Da notare la presenza di piccole correzioni, punti di luce e ombre, aggiunti a matita successivamente alla stampa delle fotografie stesse. Il buono stato di conservazione delle stampe permette a noi oggi di comprendere l’importante ruolo della fotografia come strumento a buon mercato di riproduzione delle grandi opere d’arte, che in questo modo potevano raggiungere un più ampio pubblico.